Chi si affida al wedding planner
Nella società italiana, riguardo all’organizzazione delle nozze, è ancora assai radicata la consuetudine del fai-da-te, soprattutto nel Mezzogiorno. Per questo motivo, la figura del wedding planner è sorta inizialmente a Milano diffondendosi poi a Roma. Tranne che in queste due grandi città, con qualche ramificazione nel loro hinterland e nelle vicinanze (per esempio, nel caso di Milano, anche a Novara e a Torino), nelle altre zone d’Italia questa professione non si è ancora diffusa ampiamente. Solo di recente alcune altre grandi città come Napoli mostrano di interessarsi a questa figura professionale.
Sì è creata perciò la seguente situazione: mentre intorno a Milano e Roma il mercato si è già andato saturando, vi sono ampie zone del Paese dove l’offerta di questo servizio è totalmente assente.
Fino a qualche anno fa, nella nostra penisola il vasto pubblico non aveva chiare idee su cosa fosse un wedding planner e quale ruolo svolgesse e quindi non c’era un apprezzamento consapevole della sua figura. Solo chi viaggiava all’estero, venendo a conoscenza di questa nuova professione, ne ricercava i servizi anche in Italia.
Oggi invece, anche grazie ai massmedia, la figura del wedding planner si è diffusa nella cultura popolare e quindi chi si rivolge a questo professionista sa perfettamente cosa richiedere. Per questo motivo è a tuttoggi indispensabile, per chi intraprende l’attività, avere un’adeguata preparazione oltre a una naturale inclinazione per svolgerla: l’improvvisazione non è assolutamente concepita in questo campo.
Analizziamo ora il profilo dei possibili clienti che attualmente richiedono la consulenza di un wedding planner.
Una delle categorie è quella delle donne che hanno un’intensa attività lavorativa, che spesso le porta a trasferte lontano da casa, magari anche all’estero (giovani manager o donne in carriera). Costoro necessitano di una persona che si prenda cura della preparazione del proprio matrimonio anche in loro assenza vagliando le diverse proposte di servizi e sottoponendo loro una scelta selezionata e più adatta al loro profilo in modo da concentrare nel poco tempo disponibile tutte le decisioni definitive.
Un’altra categoria è quella delle donne italiane che vivono all’estero ma vogliono sposarsi nel Paese d’origine ed hanno le stesse esigenze che abbiamo visto sopra. Anche in questo caso il wedding planner dovrà occuparsi di tutto in assenza dei futuri sposi e riservare ai pochi incontri possibili le decisioni finali.
Una terza categoria è quella degli stranieri che vogliono venire a sposarsi in Italia e in questa occasione fare anche il viaggio di nozze. Naturalmente occorrerà che il wedding planner sia padrone della lingua con la quale comunicare con gli sposi o abbia un traduttore sempre disponibile nelle varie occasioni d’incontro con loro. In questo caso si tratta di coppie che vorranno sposarsi soprattutto nei luoghi di maggior attrazione turistica per bellezze naturali e artistiche nonché magari rinomati per le specialità enogastronomiche (es.: laghi delle Alpi, Toscana, Golfo di Sorrento, ecc.). Nei matrimoni con coppie straniere ci sarà da occuparsi anche di tutto quanto riguarda il soggiorno degli ospiti e i loro spostamenti sul territorio.
In tutti i casi, i clienti che si rivolgono al wedding planner sono spinti dalla motivazione di dare un valore aggiuntivo al proprio matrimonio: o per seguire una moda sempre più ricorrente, o perché convinti di voler rendere veramente indimenticabile quel giorno sia per sé sia per tutti gli invitati. Comunque il professionista che possa definirsi tale deve essere dotato di una solida preparazione ed essere in grado di dare all’evento quell’impronta personale di classe che lo individua all’interno del mercato dalle offerte di altri professionisti del suo genere nell’abilità di interpretare e concretizzare i desideri degli sposi. L’impronta scenografica dell’evento sarà la firma d’autore che motiverà il cliente a rivolgersi a lui piuttosto che ad altri del settore. Insomma il valore economico della prestazione dovrà essere giustificato da un’equivalente reale capacità di distinguersi dagli altri per stile e abilità.